- Costellazioni Familiari Hellinger Sciencia ® - Ragusa

Bambini

Un insegnante, educatore o altra figura di accudimento si aggiunge ad altre persone. Prima di lui ci sono stati i genitori che hanno dato la vita ai propri figli. Questo e’ il massimo compito che una persona puo’ adempiere. L’insegnante o educatore supporta i genitori in questo, quando vede gli alunni vede i genitori dietro di loro. Se osserviamo la vita, ci rendiamo conto che presenta molteplici sfaccettature. Non solo ogni persona e’ diversa dall’altra, ma anche ogni famiglia ha caratteristiche proprie. A volte pensiamo che esista una famiglia ideale cui le altre famiglie debbano ispirarsi. Ogni famiglia trasmette ai figli qualcosa di particolare.

I bambini non sono mai difficili, lo sapete? Cio’ che appare difficile all’esterno rappresenta un particolare amore del bambino. Il bambino difficile e’ legato a qualcuno che non trova posto all’interno della famiglia.

Un giorno una persona conoscendo la tematica dell’autismo chiese a Bert Hellinger: alla luce di cio’ che e’ possibile fare con le costellazioni familiari e l’applicazione degli ordini dell’aiuto tu cosa pensi delle terapie comportamentali? “Ognuno deve fare i propri errori”. Questa fu la risposta. Mi sono occupata di autismo mentre studiavo, prima e dopo la laurea in psicologia per quasi dieci anni, il mio primo “cliente”, siamo nel 2004 io ero una tirocinante, ne aveva 20, non parlava, ripeteva gli stessi movimenti all’infinito, andava in balcone e si esponeva che sembrava si volesse buttare giu’ (eravamo al sesto piano a casa sua) inoltre era ed e’ un ragazzo molto alto e forte e lo ammetto, faceva paura, con quel gesto diventato l’incubo della madre, minacciva di buttarsi. Solo quando mi hanno lasciata sola con lui ho potuto capire e fare qualcosa, solo quando non aveva addosso la valanga di preoccupazioni, giudizio, vergogna e aspettativa dei genitori si calmava, si applicava in cio’ che gli proponevo, lasciava stare il balcone, cantava, ballava e sorrideva felice.

Era preso, “rapito” da cio’ che i suoi genitori non mettevano nel loro cuore e, per amore si sacrificava, gli diceva “lo faccio io per voi mamma e papa’” e cosi’ fanno tutti i bambini che sviluppano tic, stereotipie, sintomi, che si ammalano, dicono “muoio io per te”.

Terapie comportamentali e farmaci da soli non hanno risolto e non risolveranno mai niente. In quasi dieci anni non so quanti ne ho visti cosi’, ABA E TEACCH le avanzate tecniche comportamentali arrivate dall’America che devono “normalizzare” i bambini autistici, i soggetti Asperger sin dai primi segni quando hanno solo 5-6 mesi di vita, una violenza atroce su questi piccoli bambini indifesi che devono essere NORMALI ad ogni costo anche se comporta stressarli e sfinirli e portarli poi a fare violenza a se stessi e agli altri, come reazione di rabbia o per vendetta.

Ho lasciato stare sicura di non perdere niente, da queste situazioni vista la portata, il giro di affari in ballo, l’aggressività e l’egoismo che circolano, ci si deve allontanare … sorrido quando mi dicono “ma tu devi lavorare in ospedale, in cooperativa, comunità”. No grazie sono a posto cosi’ chi ama il proprio figlio/a con difficoltà sa dove trovarmi, se così non è,  se un genitore non ama il proprio figlio,  auguro al figlio di uscire presto dal sistema, di vivere senza questa condanna, così è quando non  c’è amore.

Infine, Io ed i bambini autistici conosciuti e non, portiamo nel nostro cuore gli esperti del settore che lavorano solo per fare business ed essere considerati “grandiosi e di fama mondiale”, le famiglie che si preoccupano di cosa pensano gli altri,  che si vergognano dei loro figli particolari, che giudicano chi e’ diverso ed ha un cuore, noi vi amiamo lo stesso,  cosi’ restiamo tutti liberi.

“Chi e’ grande ha rinunciato”